Recensione

25 luglio 1943.

Titolo: 25 luglio 1943.

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Dell’ultima seduta del Gran Consiglio, il 25 luglio 1943, non fu redatto un verbale ufficiale. Non si sa, pertanto, che cosa effettivamente dissero e come si comportarono i partecipanti. Come nel film Rashomon di Akira Kurosawa, ciascuno ha dato una versione differente di quel che fu detto, come fu detto e perché fu detto. Molti sono gli interrogativi rimasti senza risposta: i gerarchi volevano veramente estromettere Mussolini dal potere? Volevano porre fine al regime per salvare la patria? Oppure furono dei traditori? Se il duce considerava l’ordine del giorno Grandi «inammissibile e vile», perché lo mise in votazione? Tutti i presenti rimasero stupiti dalla fiacca reazione di Mussolini alle accuse che gli vennero rivolte durante la seduta. Era forse rassegnato a perdere? O addirittura voleva uscire di scena, come un attore che, dopo essere stato osannato per venti anni, alla fine era stato fischiato per aver perso la guerra? Sulla base di nuovi e importanti documenti, venuti da poco alla luce, Emilio Gentile racconta un giorno cruciale della storia d’Italia. Una vera e propria indagine poliziesca per accertare se il 25 luglio fu congiura di traditori, audacia di patrioti, suicidio di un regime. O eutanasia di un duce.
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