Recensione

Le guerre indiane sarebbero durate trent'anni oltre la fine della guerra civile, alterando per sempre la fisionomia fisica e politica dell'America. Peter Cozzens dà voce a entrambe le parti in causa... Mette in luce le lotte intertribali per decidere se combattere o siglare la pace; indaga le vite monotone e squallide dei soldati di frontiera e la cultura della guerra degli indiani; scandaglia i dilemmi etici di generali il più delle volte solidali con i nativi loro nemici. Nel resoconto drammatico di episodi tragici e sanguinosi che spaziano da Wounded Knee alla guerra dei Nez Percés, dalla campagna della Sierra Madre alla battaglia del Little Bighorn, ci imbattiamo in una sfilza di personaggi indimenticabili, fra cui Custer, Sherman, Grant, in una moltitudine di ufficiali, soldati e agenti indiani, e in grandi capi pellerossa come Cavallo Pazzo, Toro Seduto, Geronimo e Nuvola Rossa con i guerrieri che li seguivano. «La terra sta piangendo» è la storia delle battaglie e dei negoziati che, pur spianando la strada all'emergere degli Stati Uniti come oggi li conosciamo, comportarono l'annientamento dello stile di vita indiano.
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