Recensione

Nell'autunno del 1943 non erano state poche le ragazze che si erano arruolate nelle formazioni saloine, la X Mas, la Gnr e poi le Brigate nere. Il Servizio ausiliario femminile nel 1945 contava 6.000 soldatesse. Tra loro c'era chi credeva sinceramente nella rinascita del fascismo dopo il tradimento del re, donne che vennero picchiate, rapate a zero ed esibite come trofei per la sola colpa di essere fidanzate di soldati fascisti in un'Italia dove la guerra civile continuava a fare vittime. E’ a quest'ultime sopravvissute che Giampaolo Pansa dedica il suo nuovo libro.
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