Recensione

Capitale e ideologia.

Titolo: Capitale e ideologia.

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Tutte le società hanno bisogno di giustificare le loro disuguaglianze: devono trovare delle ragioni o rischia di crollare l’intero edificio politico e sociale. Le ideologie del passato, studiate in modo approfondito, non sono meno ragionevoli delle presenti. È mostrando la molteplicità delle traiettorie e delle biforcazioni possibili che possono essere discusse le fondamenta delle proprie istituzioni e considerare le condizioni del loro trasformazione. A partire da dati comparativi di inedita ampiezza e analisi, questo libro rintraccia in una prospettiva economica, sociale, intellettuale e politica la storia e il futuro dei regimi inegualitari, passando per le società post-coloniali, ipercapitaliste, e passando a quelle comuniste e social-democratiche. Affrontando il racconto iper-inegualitario che si è imposto negli anni ‘80 e ‘90, Piketty mostra come la lotta per l’uguaglianza e l’educazione, e non la sacralizzazione della proprietà, che ha permesso lo sviluppo economico e il progresso umano. Attingendo alle lezioni della storia, è possibile rompere quel fatalismo che ha nutrito le derive identitarie attuali e di immaginare un socialismo partecipativo per il XXI secolo: un nuovo orizzonte egualitario universale, una nuova ideologia di eguaglianza, di proprietà sociale, di educazione e partecipazione al sapere e al potere.
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