Recensione

Questa storia inizia nel 1919, con il trattato di St Germain che avanza il confine italiano sul crinale alpino, stabilendo che gli altoatesini, pur essendo di lingua e cultura tedesca, non sono più austriaci ma italiani. È soltanto l’inizio di un’assurdità che dura un secolo, dall’“italianizzazione forzata” del Fascismo alla collaborazione coi nazisti in fuga, fino alle bombe negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. Una regione in cui la politica, di ogni colore, anziché eliminare i contrasti li ha lasciati proliferare insieme all’odio. Vassalli ripercorre questo paradosso e arriva ad oggi con una proposta concreta per chiudere i conti con la Storia e andare finalmente avanti.
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