Recensione
Da molti intellettuali tedeschi è stato definito un “manuale necessario” per liberarsi dalle follie a cui l’uomo si abbandona nel nome di una fede: oscurantismo, superstizione, intolleranza, senso di colpa, terrore verso la sessualità, anti-secolarismo. La critica alla Chiesa, fondata su statistiche e dati verificati, non è mai un attacco diretto o astioso. Pur affrontando tematiche complesse e importati – il ruolo della religione nella scuola, il dualismo anima/corpo, l’eutanasia, l’omosessualità, il mito del “peccato originale”, l’ingerenza della Chiesa nello Stato… –, il testo non risulta mai pedante, noioso o poco comprensibile, in quanto le opinioni filosofico-religiose sono espresse dall’autore e da vari personaggi chiamati in causa a sostegno, sotto forma di dialogo.
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