Recensione

Gli scrittori di gialli della scuola Sellerio - ormai possiamo chiamarla così - sono chiamati da anni a misurarsi in situazioni particolari (le feste, le vacanze, la crisi, il viaggio…). Si è chiesto insomma agli autori di mettere alla prova il loro talento nell’inventare storie gialle, con protagonisti i loro detective, in un terreno ben circoscritto. Un esercizio letterario che ha dato esiti felici: oggi offrono ai lettori, ancora una volta, racconti di alta scuola. Tutto in un solo giorno: questa volta gli investigatori di casa Sellerio si trovano ad affrontare (e naturalmente a risolvere) un caso che si svolge in un’unica giornata, un tempo brevissimo in cui non sono concessi errori o proroghe; 24 ore che li lasceranno senza fiato, ma in cui daranno prova dell’intuito, dell’abilità, dell’umanità che già gli conosciamo. A raccogliere il guanto di questa sfida ci sono i poliziotti di strada tradizionali, di ogni ordine e grado: Montalbano e la sua squadra del commissariato di Vigàta; l’ispettrice Petra Delicado naturalmente con la sua ombra Fermín Garzón; Angela Mazzola in servizio alla Squadra Mobile di Palermo e l’anticonformista e colto commissario Daquin del X Arrondissement. Poi ci sono i «non professionisti»: il giornalista Saverio La Manna «disoccupato di successo» con Piccionello a fargli da spalla e il biologo e svagato Lorenzo La Marca. Infine gli investigatori collettivi: i vecchietti del Barlume dolcemente tenuti a freno dal barrista Massimo, - questa volta rapidissimi anche loro a risolvere la vicenda a dispetto dell’età e degli acciacchi - e la Casa di ringhiera che ormai respira all’unisono con i suoi abitanti. Una scommessa vinta da otto scrittori fra i più popolari dei «gialli» Sellerio: umorismo, tensione, inventiva e rapidità sono il minimo comun denominatore di queste storie in un solo giorno.
Indietro