Recensione
All`aggressione militare della Jugoslavia da parte italiana dell`aprile 1941 seguì, nei ventinove mesi dell`occupazione, una politica di `pacificazione` attuata attraverso l`esercizio sistematico e pianificato della violenza ai danni della popolazione civile. All`indomani della cessazione della guerra, il governo jugoslavo presieduto da Tito reclamò, perché potessero essere giudicati, i militari e civili italiani ritenuti responsabili dei crimini. Nonostante gli accordi internazionali prevedessero la loro estradizione, il governo italiano si mosse per evitarne la consegna e impedire che i processi venissero celebrati, negando di fatto la possibilità che di quei crimini si potesse serbare una memoria giudiziaria.
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