Recensione

Dieci giorni attraverso la penisola nel tentativo (disperato) di spiegare agli stranieri come siamo fatti. La testa degli italiani resta l`ultima regione inesplorata del Paese, e vale un viaggio. Ma è un viaggio difficile, che pochi di noi hanno voglia d`intraprendere. Pigrizia, abitudine, imbarazzo? Oppure il territorio è troppo vasto e insidioso, e mette paura? Se invece il coraggio e la voglia ci sono, basta cercare un`occasione, e Severgnini l`ha trovata. Un viaggio attraverso l`Italia con amici stranieri, ai quali viene "tradotto" sistematicamente il Paese: le regole imperscrutabili della strada e l`anarchia ordinata di un ufficio, la loquacità dei treni e la saggezza di un albergo, la rassicurazione di una chiesa e l`affollamento in camera da letto, l`importanza di una spiaggia e la democrazia del soggiorno (anzi: del tinello). Dieci giorni, trenta luoghi. Da nord a sud, dal cibo allo sport, dalla morale alla politica. Un`esplorazione ironica, metodica e sentimentale che aiuterà il lettore a capire perché - come scrive Severgnini - "l`Italia ci manda in bestia e in estasi nel raggio di cento metri e nel giro di dieci minuti". Avanti, dunque. Come dice l`autore-guida ai suoi ospiti: "Are you ready for the Italian jungle?".
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