Recensione

Il ragazzo che amava Shakespeare

Titolo: Il ragazzo che amava Shakespeare

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Stratford non è solo la cittadina inglese in cui nacque William Shakespeare, ma è anche un paese degli Stati Uniti dove vive un bambino di nome Bob Smith. La sua modesta famiglia deve affrontare la tragedia di una figlia handicappata, che assorbe tutte le energie e turba la routine quotidiana, coinvolgendo madre, padre e il fratello, affettuosamente dedito alla sorellina ma in credito d`affetto con i genitori. Finché un giorno Bob entra nella biblioteca locale e, attratto dalle incisioni in oro di un libro, lo apre e resta incantato dal mondo meraviglioso delle opere di Shakespeare, che lo solleva dalla dura realtà: "La poesia divenne così un bellissimo luogo in cui nascondermi dalla mia vita e dai miei genitori, un luogo in cui sapevo che loro non mi avrebbero mai seguito". Il profondo amore per i testi shakespeariani accompagna Bob per il resto della sua difficile esistenza, aiutandolo ad affrontare e superare i traumi personali e familiari, e il suo persistente straniamento. Superati gli scogli dell`adolescenza e giunto a una sofferta maturità, Bob decide di proporre la `terapia` shakespeariana ad altri, ottenendo un grande successo e dando felicità anche a chi sembra averla smarrita da troppo tempo. Bob Smith racconta questa storia vera con semplicità commovente e autentico amore, alternando pagine di straziata introspezione a momenti gioiosi, legati soprattutto alle stagioni estive del Festival shakespeariano, quando era il servo di scena di Amleto e, da dietro le quinte, vedeva vivere i personaggi attraverso i più grandi attori americani, da Katharine Hepburn a Bert Lahr.
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