Recensione
Quali sono le fonti di finanziamento del terrorismo islamico? Perché le organizzazioni armate sono divenute una realtà politica e un affare da miliardi di dollari?
Millecinquecento miliardi di dollari o, se si preferisce, il cinque percento del valore della produzione mondiale. E` l`ammontare dei capitali su cui possono contare le organizzazioni eversive di tutto il mondo. Un flusso di denaro enorme e in continua crescita, che viaggia lungo le arterie finanziarie del mercato globale, da Wall Street alla City di Londra, da Hong Kong ai mercati dell`Asia centrale. Nel corso degli anni questa economia nell`economia ha alimentato le attività di gruppi diversissimi - Contras, ira, Brigate rosse, Era, al-Fatah - ma dopo la caduta del Muro di Berlino è passata per lo più sotto il controllo di una potente oligarchia medioorientale: quella che dopo avere combattuto a fianco dell`Occidente nella lotta contro l`impero sovietico ha giurato guerra ai suoi finanziatori del passato. Ma nel tempo della globalizzazione dei mercati è ancora possibile distinguere gli interessi di Osama bin Laden e degli altri principi del terrore da quelli della finanza occidentale? L`economista Loretta Napoleoni ha provato a tracciare i confini sfuggenti di questo continente sommerso che si nutre di droga, petrolio, armi, pietre preziose, riciclaggio di denaro. La sua inchiesta economica diventa così un`analisi dettagliata del più preoccupante problema politico del nuovo secolo, un`interpretazione generale della storia del nostro tempo. Per la prima volta l`ordine mondiale emerso dopo l` 11 settembre 2001 non appare come il risultato di un presunto scontro di civiltà o di un`immaginaria guerra di religione, ma come la diretta conseguenza di interessi economici che uniscono e allo stesso tempo dividono Oriente e Occidente.
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