Recensione
Dopo un divorzio inaspettato e devastante e la morte per cancro del fratello maggiore, Daniel Glick si trova ad affrontare il difficile compito di costruire un nuovo nucleo familiare e di rafforzare il legame con i suoi due figli, Kolya di tredici anni e Zoe di nove. Per fare ciò l`autore decide di partire con i ragazzi per un viaggio di sei mesi intorno al mondo! La storia insolita, scritta in modo superbo, è in realtà un`odissea profondamente gratificante. L`autore racconta con grande bravura e notevole senso dell`umorismo l`impatto di mondi così diversi - il caldo soffocante del Borneo e la povertà dell`Indonesia, il trekking nepalese e il soggiorno nelle Alpi svizzere - sui suoi figli e sul legame che li unisce e che si approfondisce, pur fra ovvi litigi e incomprensioni generazionali, a mano a mano che il viaggio procede. Il libro unisce in modo mirabile la storia del viaggio con il dramma personale, e i ricordi del fratello, così come la disperazione e la confusione per la perdita della moglie, si intrecciano al racconto senza ombra di retorica e di sentimentalismo. A cavallo fra l`umorismo e lo spirito d`osservazione di Bill Bryson e l`impegno in difesa dell`ambiente di Mia Hill, Daniel Glick trasforma un viaggio catartico in una divertente e commovente avventura umana. E dopo aver letto le descrizioni di varani, coccodrilli, koala e di tante altre specie a rischio di estinzione, anche il lettore più sedentario avvertirà il desiderio di conoscere culture lontane e di incontrare le tigri del Nepal, i rinoceronti del Vietnam e gli orangotango del Borneo.
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