Recensione
Michael Moore è ormai diventato leggendario per essere la voce che si è alzata forte e chiara contro la politica del `regime Bush` e dell`establishment a stelle e strisce. Con "Stupid White Men" ci regala un ritratto dell`America molto diverso dalle oleografie fatte di supremazia tecnologica e prosperità diffusa: in queste pagine ci svela come dietro la facciata luccicante la più grande democrazia del mondo (dopo l`India) stia in realtà sprofondando in un futuro fatto di analfabetismo, miseria, corruzione politica, alcolismo e inquinamento. E soprattutto ci racconta "tutto quello che avreste voluto sapere e non avete mai osato chiedere" sugli `stupidi uomini bianchi` della giunta Bush: denuncia come il presidente abbia rubato le elezioni, spiega come fanno i ricchi a rimanere ricchi e come i politici si siano prostituiti alle grandi aziende. Rivelandosi alla fine la migliore incarnazione di quell`ideale di libertà di pensiero e di espressione che in passato ha fatto grandi gli States.
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