Recensione

La penna del tenente Bottini.

Titolo: La penna del tenente Bottini.

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Come non andò a finire la Prima Guerra Mondiale in Italia... Come avrebbe potuto invece concludersi se soltanto qualcuno avesse avuto un po’ più di fortuna... Il primo conflitto mondiale è stato studiato, analizzato e narrato in quasi tutte le sue componenti, dalla guerra di trincea, alle vicende della popolazione civile,dalle tregue d’armi ai drammi dei prigionieri. Non fa eccezione nemmeno l’oscuro mondo dei servizi di informazione che, ancora embrionali se non dilettanteschi, all’inizio della guerra, subirono nel corso degli anni del conflitto uno sviluppo sempre più massiccio e capillare. Eppure, proprio perché si tratta di un mondo misterioso e vietato ai profani, è lecito pensare che in esso si nascondano ancora storie che meritano di essere raccontate. Quella di questo libro è esattamente una di tali storie; che narri dei fatti realmente accaduti oppure soltanto immaginati, in fondo, fa pochissima differenza. Paul Schachtbrunnen è quasi certamente di origine austriaca, ma non ha voluto, nemmeno nella postfazione, darci ulteriori ragguagli sulla sua vita. Di certo sappiamo che è nato, che ha scritto questo libro e che in futuro, che egli si augura lontano, morirà.
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