Recensione

Il primo olimpionico fu Corebo: era il 776 a.C. ed è questa la data riconosciuta come quella dell`inizio delle Olimpiadi; l`ultimo di cui si conosca il nome è l`armeno Varazdat, nel 369 d.C.; ma dopo di lui i Giochi continuarono ancora fino all`editto di Teodosio, imperatore romano e cristiano, che nel 392 d.C. proibì ogni manifestazione legata all`antico paganesimo. Le Olimpiadi del 393 non si tennero. Né si tennero più fino alla fine dell`Ottocento: fu nel 1896, con i primi Giochi moderni, ad Atene, un ritorno alle origini, che grazie al barone Pierre de Coubertin ricominciò la storia, un`altra storia: ma davvero un`altra? In questo libro Mario Pescante e Piero Mei ripercorrono la vicenda più che millenaria di Olimpia e dei suoi Giochi. Cosa era lo sport prima: anche Omero raccontò un `evento sportivo`? Cosa fu e cosa rappresentò, nella valle dell`Alfeo ma anche in tutta la Grecia antica, dove si guerreggiava quasi quotidianamente ma si rispettava, salvo rare eccezioni, la `tregua olimpica`? Le leggende intorno alle origini dei Giochi, non solo quelli olimpici, ma anche gli altri greci; la religiosità; lo spirito nazionale degli Elleni; il programma dell`evento, da `un giorno-una corsa` all`arrivo di discipline sportive come la lotta, il pugilato, il terribile pancrazio, le corse ippiche, le corse con le armi; la storia della decadenza, l`indifferenza dei Romani, Nerone e le sue vittorie, il doping, le donne, i trucchi, il professionismo, il tifo, i campioni, i poeti che li cantarono.
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