Recensione

Durante gli anni Novanta, la crisi della grande impresa pubblica e privata sembrava confermare per l`Italia un modello di specializzazione fondato sulle piccole e medie imprese. Oggi, l`asprezza della concorrenza internazionale, l`impossibilità con l`euro di ricorrere alla svalutazione competitiva, il rallentamento della produttività, il calo delle esportazioni e degli investimenti dall`estero segnalano ormai che tutto il sistema è sotto sforzo. In uno scenario mutato emergono i limiti del "piccolo è bello", ma anche tutti i vizi del capitalismo italiano. Il problema non è che queste imprese siano molto numerose, ma che non riescano a compiere il salto dimensionale, mentre sono pochissime le medie e grandi imprese in buona salute.
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