Recensione
Questa storia comincia in una lunga estate calda, che ha visto lo scontro tra il «Capitano» Salvini e la «Capitana» Carola Rackete e un’ondata di aggressioni fisiche e verbali contro le donne in tutto il mondo. Ma continua con il trionfo del calcio femminile e l’elezione di due politiche, Christine Lagarde e Ursula von der Leyen, ai posti di comando dell’Unione Europea. E ci porta in un autunno tutto da giocare, in cui le donne sono sempre più visibili, sempre più capaci di fare rete, sempre più decise a prendere in mano le redini di un mondo al collasso. Ovunque – e soprattutto in Italia – forze molto determinate sono all’opera per contrastarle. Ma il vento, scrive Lilli Gruber, sta cambiando. Il suo primo pamphlet denuncia l’urgenza di accelerare questo cambiamento, facendo cessare lo scandalo di una politica ripiegata su rituali e parole d’ordine al maschile. Traccia un reportage dai campi di battaglia internazionali dell’economia, dell’ambiente, dell’immaginario televisivo e cinematografico. E filtra il racconto e l’analisi attraverso l’esperienza e le opinioni di una donna che sa bene cosa vuol dire conquistare il potere, e gestirlo ogni giorno.
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