Recensione

"Maccheronica" è una guida allo stare bene e non solo al mangiare bene. Se il cuoco è bravissimo ma lavora in un capannone della zona industriale e obbliga i clienti a sopportare sedie scomode, camerieri scortesi, luci abbaglianti, cattiva musica a tutto volume, immancabilmente Camillo Langone lo stroncherà. "Maccheronica" è una guida autarchica, sconsigliata a chi cerca bistecche di coccodrillo o ali di colibrì. L`unica cucina etnica presa in considerazione è la cucina regionale italiana, la più minacciata di estinzione di tutte le cucine etniche presenti nelle nostre città. "Maccheronica" è una guida umanistica, che nasce da una reazione (ovviamente è una guida reazionaria) a una critica enogastronomica divenuta troppo seriosa e troppo tecnica, dedite all`esaltazione di cuochi che mandano in tavola piatti glaciali, perfettamente eseguiti ma senza passato né futuro, senza luogo e senza anima. "Maccheronica" è una guida letteraria, perché Langone se non mangia con qualche scrittrice non riesce a gustare le portate, ed è una guida pretestuosa, che con la scusa del cibo trascina il lettore nel vortice di un intemperante Viaggio in Italia.
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