Quando Harvey apre gli occhi sono le quattro del mattino. Solo, nella camera da letto di una casa in Connecticut, inizia a fissare il soffitto. Mancano ventiquattro ore a un verdetto che potrebbe definitivamente stravolgere la sua vita. Ma l'Harvey Weinstein di Emma Cline non è il predatore feroce, spietato, minaccioso, sbattuto sulle prime pagine dei quotidiani, bensí un uomo annoiato, impaurito, irascibile, solitario, goffo, che scambia il suo vicino di casa per il famoso scrittore Don DeLillo - esaltandosi all'idea di adattare per il cinema Rumore bianco - e si infastidisce per l'arrivo di figlia e nipote, alla cui visita avrebbe preferito un pomeriggio di film e serie tv. Con una voce narrante che segue Harvey in ogni momento, Cline invade la cronaca, reinventa alcuni episodi e allude ad altri per come sono avvenuti.