Recensione

Sulla volta del Teatro Goldoni domina Marx. Sopra il suo ritratto, lo striscione: "Proletari di tutto il mondo unitevi". Il XVII Congresso del Partito socialista italiano si tenne a Livorno, perché a Firenze la tensione era altissima. La città era già nelle mani dei fascisti. è il 15 gennaio 1921. Si discutono i ventuno punti di Lenin con i quali l`Internazionale comunista detta le regole a ogni partito che ne voglia fare parte. Il dibattito va avanti per una settimana. Nella storia turbolenta dello scontro all`interno del movimento operaio internazionale è arrivato il punto di non ritorno: è vietato qualsiasi compromesso tra rivoluzionari e riformisti. Mosca non tollera più i riformisti. Sembra passato molto tempo dalla presa del Palazzo d`Inverno. In effetti sono trascorsi solo tre anni e poco più, ma questa è un`epoca nuova: il secolo breve è cominciato e avanza molto velocemente. La Rivoluzione c`è stata, la guerra è finita, lo spettro del comunismo ora è uno Stato, ma un nuovo mostro diventa sempre più minaccioso. Mancano meno di settecento giorni alla Marcia su Roma. Costantino Lazzari e Giacinto Menotti Serrati, che nel 1914 aveva preso il posto di Mussolini alla direzione dell`"Avanti!", aderiscono al diktat del Komintern. Dalla scissione di Livorno, il 21 gennaio 1921, nasce il Partito comunista d`Italia, guidato da Bombacci, Bordiga, Damen, Fortichiari, Gramsci e Terracini. Eppure non si riesce a vedere con chiarezza cosa sta per succedere in Italia. Gramsci scriverà: "Quando il fascismo sorse e si sviluppò in Italia come bisognava considerarlo? Era esso soltanto un organo di combattimento della borghesia, oppure era anche un movimento sociale? L`estrema sinistra, che allora dirigeva il partito, non lo considerò che sotto il primo aspetto, e questo errore ebbe come conseguenza che non si riuscì ad arginare l`avanzata del fascismo come forse sarebbe stato possibile fare".
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