Recensione
Sono trascorsi sei lunghi mesi da un addio detto di fretta, per orgoglio, senza spiegazioni né ripensamenti. A Istanbul, lei prova a ritrovarsi, scoprendo nella scrittura una cura per il male d'amore. Lui, invece, naviga dall'altra parte del mondo, un uomo solo con la sua barca e il cuore infranto, che cerca gli occhi della sua amata in ogni stella e in ogni onda. Mentre il tempo passa, però, l'amore resta, diventa desiderio di un ritorno. Tra un incontro salvifico, un tramonto solitario e un ricordo struggente, alla fine lui, quasi inconsapevolmente, si ritrova a fare rotta verso il porto da cui è partito, verso il luogo in cui più è stato felice. E lei, che sta realizzando i suoi sogni di bambina - per quanto le appaiano vuoti e insignificanti senza di lui - non aspetta altro che di riabbracciarlo, nonostante la sofferenza che le ha procurato. Perché, in fondo, il vero atto di coraggio non è forse perdonare chi si ama e riaccoglierlo nella propria vita? Dopo il primo volume di "365 giorni senza di te", Anna e Raffaella firmano la seconda parte della fanfiction ispirata a "DayDreamer".
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