Recensione

In questo libro aspro e polemico, Norman Solomon, analista politico, e Reese Erlich, giornalista con una lunga carriera da inviato e corrispondente, danno voce a quella parte - minoritaria - dell`opinione pubblica americana che si oppone alla guerra voluta dal governo Bush. "Bersaglio Iraq" esamina la realtà dei fatti che sta dietro gli argomenti a favore o contro l`invasione dell`Iraq per abbattere Saddam Hussein e dare stabilità alla regione, e illumina le tacite collusioni tra gli obiettivi e gli interessi dell`amministrazione Bush e le posizioni dei mass media americani. Invece di verificare le fonti e alla ricerca di notizie di prima mano, i giornalisti si limitano a riprodurre i bollettini forniti dal governo degli Stati Uniti e contribuiscono attivamente a legittimare l`uso della guerra, presentata come un`asettica opzione di politica internazionale invece che come una tragedia destinata ad abbattersi su un intero popolo e a seminare morte e distruzione. Mentre Norman Solomon analizza i vizi professionali e le omissioni dei media, e li esorta ad assumere di nuovo il ruolo di coscienza critica che avevano ai tempi del Vietnam, il reporter Reese Erlich percorre le strade di Baghdad, fa parlare gli iracheni, visita gli ospedali prostrati dall`embargo, racconta le conseguenze dell`uso di proiettili all`uranio impoverito durante la Guerra del Golfo, e analizza il peso del `fattore petrolio` nelle decisioni americane. Il risultato è una ferma opposizione morale alla guerra: Saddam Hussein è un tiranno sanguinario, ma la guerra contro l`Iraq è una guerra contro un popolo già allo stremo.
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