Recensione
"Ci autodistruggeremo per merito, non per caso, non per accidente. Ci autodistruggeremo perché un giorno un Salvini di turno penserà: 'Ma come mai nessuno ha mai schiacciato questo pulsante qui? Ah, non posso schiacciarlo? Non posso?', e l'umanità verrà disintegrata con un grosso sospiro di sollievo delle civiltà extraterrestri, che vivevano nel terrore che di questo passo la nostra pirlaggine minacciasse l'esistenza dell'intero universo." Non hanno un amico quelli che pensano che la chat "Prima comunione" sia il loro personale corner di Hyde Park. Non hanno un amico quelli che si scandalizzano per il doping nello sport e poi si imbottiscono di Cialis. Non hanno un amico quelli che invocano i RIS di Parma per scoprire chi ha sparato alla nutria Ciccio. Insomma, non hanno un amico tutti coloro che pensano di avere la verità in tasca, invece che un pugno di dubbi inframezzato da qualche incertezza. Quindi la gran parte di noi, tutte le volte che siamo così soli da non avere la possibilità di confrontarci con qualcuno a noi vicino per un breve consulto prima di fare o dire una solenne stupidaggine. Luca Bizzarri, ottimo attor comico di natali genovesi, da alcuni anni osserva e ragiona a voce alta sui protagonisti e sugli accadimenti della società contemporanea. Lo fa attraverso un podcast molto amato e largamente diffuso, applicando la rigorosa legge della satira: rovesciare sempre il punto di vista che va per la maggiore e che spesso collima con quello di noi gente comune.
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