Recensione
Inchessenzo? Viuuulenza!!! Pronto, Ciampino? Mettetelo ar... Al cuore, Ramon, al cuore... `Sta mano po` esse` fero e po` esse` piuma... `O famo strano? Pronto, casa Laterza? Metti la quarta e vattene affan... La gente come noi si coniuga, non si declina. Il cane di Mustafà. La supercazzola. Ma a te te piace dalla? Sì, ma solo come cantante... Che te lo dico affà. Quello non è un culo, è una tagliola! `O sai che c`hai `n ber sito, te c`hanno mai cliccato sopra? Fascio? A me fascio?... a ragazzi` io nun so` comunista così, so` comunista cosììì! ! ! M`hai flashato? Rizzi... Rizzi... tu m`addrizzi! A chiappè, su `sta fava nun se scorreggia! Zappa, Zappa, beato chi ti pappa! Pere che il pompelmo faccia mele... A stronzo, punto esclamativo! Papà che è successo? Gnente due de passaggio. Il mondo si divide in due: chi ha la pistola carica e chi scava, tu scavi. Da Sergio Leone a Bombolo, da Nanni Moretti a Mario Brega, da Tomas Milian a Carlo Verdone, da Lino Banfi a Gian Maria Volonté, da Franco e Ciccio ad Alberto Sordi, da Diego Abatantuono a Federico Fellini, da Lucio Fulci a Dino Risi quello che unisce il cinema italiano è un uso esagerato della battuta. Una colonna sonora continua di frasi, insulti, accenni, doppi sensi, anche rumori scurrili che diventano scrittura. Inevitabili. E ripetibili. Al punto che il pubblico vecchio e giovane, spesso inconsapevolmente scippato delle battute migliori, se ne riappropria. Le campiona. Le fissa nel cellulare. Ultimo sberleffo, ma anche desiderio costante di parlare, di stupire, ma anche di comunicare, di entrare in contatto col mondo. Al punto che dopo tante battute e sparatorie, Juan, il protagonista di "Giù la testa", non potrà che balbettare "E adesso io?"
Autore televisivo, studioso di cinema e pubblicità, Marco Giusti è insieme a Enrico Ghezzi l`anima della trasmissione Blob. In questo libro raccoglie le più celebri battute dei B-movies.
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