Recensione
Nel suo nuovo libro Noam Chomsky, rispondendo alle domande del giornalista David Barsamian, affronta con la lucidità e lo spirito battagliero che gli sono abituali le questioni cruciali della politica estera americana successiva all`11 settembre e all`attentato del 7 luglio a Londra. L`invasione e l`occupazione dell`Iraq, la dottrina della guerra preventiva contro i cosiddetti Stati canaglia, le linee direttive dell`amministrazione Bush sono per Chomsky la dimostrazione che l`ansia di dominare il mondo da parte dell`America rappresenta la principale minaccia alla pace mondiale. E per quello che è uno dei più autorevoli esponenti della linguistica contemporanea, il tratto più inquietante è forse la consapevole deformazione delle parole, che servono a stravolgere la realtà dei fatti, mentre la storia viene continuamente riscritta per cancellare tutto ciò che non serve alla propaganda.
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