Recensione

Meta di pellegrinaggio agli inizi del Novecento e poi simbolo dell’eroismo italiano durante la Grande Guerra, dopo l’8 settembre il Grappa fu scelto anche dai partigiani come rifugio: sul massiccio nacquero quattro formazioni per un totale di circa 1200 uomini. Ma dopo il rastrellamento attuato da nazisti e fascisti tra il 20 e il 28 settembre 1944 molti di essi furono uccisi o deportati, mentre rappresaglie e devastazioni terrorizzarono a lungo le popolazioni civili. È soprattutto questo nodo di storie che ha portato gli autori a ripercorrere i sentieri della Resistenza e a visitare rifugi e postazioni. Ne hanno tratto 16 itinerari che interessano tutti i versanti del massiccio e consentono all’escursionista di leggere i segni che fanno del monte Grappa uno dei luoghi più emblematici della storia del Novecento, apprezzando nello stesso tempo le particolarità della conformazione geologica e degli endemismi naturalistici, nonché la bellezza degli scorci panoramici.
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