Recensione
Omicidi. Rapine. Assalti al treno. Travestimenti. Droga, tanta droga. Evaso da due penitenziari di massima sicurezza, Felice Maniero ha fornito alla Croazia ogni sorta di armi grazie alla collaborazione di un mercante veronese di estrema destra. Ha gestito bische clandestine e sequestri di persona, è diventato celebre per il furto di importanti opere d’arte da usare come merce di scambio, per sè o per i suoi amici. La villa, le donne, la Ferrari a 18 anni. Quattrocento malavitosi ai suoi ordini. L’uomo che ha creato la Mala del Brenta, dal novembre 1994, collabora con i magistrati. Trentatre anni di galera, una condanna a morte sulla testa per aver ripudiato il mondo cui apparteneva. Attualmente, “faccia d’angelo” è in semilibertà e gestisce un’attività con 15 dipendenti. Fa le pentole, ma non i coperchi.
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