Recensione

Cosa succede quando un sistema - politico, economico, imprenditoriale - si blocca? Dove attingere idee ed esperienze in grado di innovare il sistema? Tutto ha avuto inizio col punk. Una cultura giovanile che ha fatto del riuso "non autorizzato" delle immagini e della musica preesistenti la propria cifra stilistica. In rapida successione hip-hop, rave, graffiti e industria dei videogame, in combinato con la facilità d'uso degli strumenti digitali, hanno diffuso su un altro piano le idee portanti che stavano alla base del punk. In modo coinvolgente, Punk capitalismo ci racconta come le culture giovanili in questi ultimi trent'anni hanno cambiato il modo in cui il mondo lavora e funziona, offrendoci una diversa prospettiva della pirateria, vista come un'opportunità per il sistema e un altro modo di fare business. Oggi, molte imprese si trovano a dover fare i conti con un dilemma sempre più lacerante. Se la pirateria continua a terremotare il modo in cui usiamo l'informazione, come dobbiamo rapportarci? Dobbiamo reprimerla, trattandola come un problema, o al contrario come una soluzione? Forse la pirateria dovrebbe essere letta più semplicemente come un nuovo e vincente modello di business.
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