Recensione

Il catalogo comprende circa duecento fotografie, dagli anni dell'invenzione agli anni Trenta, immagini suddivise in capitoli di volta in volta dedicati alle province del Veneto; da Belluno a Treviso, da Padova a Rovigo, da Vicenza a Verona e naturalmente a Venezia e alla sua Laguna, evidenziando l'immagine complessiva di una parte significativa del Grand Tour. Nel volume sono rappresentati anche alcuni incunaboli della fotografia storica, dalle virtuali e perlopiù sconosciute vedute di Padova eseguite dall'astronomo inglese John Herschel nel 1824 con una camera lucida, strumento pre-fotografico, alle acquetinte da dagherrotipo, scelte tra le Excursions daguerriennes dell'editore francese Lerebours, per inoltrarsi in modo antologico lungo il percorso storico, avviato da Ellis e da Ruskin negli anni Quaranta dell'800 poi enfatizzato nelle grandi fotografie al collodio di Carlo Ponti e di Carlo Naya a Venezia, professionisti di rilevanza mondiale, accanto ad illustriamatori, come la nobile vicentina Loredana da Porto Barbaran (l'americano Stieglitz la scopre alla fine dell'800), e il conte Giuseppe Primoli, forse il più significativo fotografo italiano tra 800 e 900, ospite spesso a Venezia dall'amico Fortuny e dalla divina Duse. Il libro contiene inoltre immagini autochrome eseguite per l'Archive de la Plan, a colori dai fotografi del banchiere parigino Albert Kahn, e una serie ragguardevole di immagini di venditori ambulanti nel Veneto, colorate a mano e in gran parte inedite. Sono presenti anche immagini di Tomaso Filippi, continuatore della Ditta Naya, ricavate dal raro album dedicato alle Isole della Laguna, eseguito nel 1887 su commissione del Comune di Venezia, in occasione della prima mostra d' Arte ai Giardini, che suggerirà e avvierà alla fondazione della Biennale nel 1895. Il Tour veneto si prolunga nel primi decenni del Novecento, con immagini dei più importanti atelier presenti nelle città venete.
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