Recensione
Se il cane è il migliore amico dell’uomo il gatto, nonostante tutto, sembrerebbe il migliore amico dell’uomo vicentino…
“Vicentini magnagati”: un’etichetta che resiste da tempo, anzi da secoli!, un marchio cucito addosso a una città che lo
esibisce, anche, con fierezza. Per capire come, quando e perché questo detto sia nato Antonio Di Lorenzo srotola un
gomitolo che si dipana dal Rinascimento fino alle recenti polemiche animaliste, dalle leggende popolari alle affollate
rappresentazioni teatrali. E che l’amico a quattro zampe sia ormai un vicentino a tutti gli effetti lo dimostrano le decine di
associazioni, soprattutto sportive, che hanno fatto di un musetto coi baffi la propria mascotte. Come nel “Giro del Gato”,
rivisitazione berica del gioco dell’oca, partendo da quella a volte fastidiosa nomea ci si ritrova tra aneddoti curiosi e si
percorre in ogni direzione un innegabile aspetto dell’identità vicentina.
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