Recensione
Voci e Volti; testimonianze e immagini di Guerra, Prigionia, Resisrenza di Combattimento del Bassanese nella seconda guerra mondiale.
La guerra pesa su tutte le cose, ma per la nostra bella Patria si fa qualunque sacrificio... Tutto contribuisce a rendere vicini i cuori! Sappiamo che forse una stessa sorte ci saprà legare nel corso del nostro destino e perciò un`amicizia più leale ci lega e ci rende più amici, gli uni verso gli altri". A. Nervo
... "ogni volta che penso a tutta questa mia storia, giungo sempre alla stessa conclusione: la solidarietà umana vince ogni avversità della vita". F. Lazzarotto
-`per ripararci dal fuoco nemico, si entrava in qualche isba... Una volta ci trovammo di fronte ad una donna che aveva da poco dato alla luce un bambino. Un bambino nato in mezzo ai morti!
Pensai: è la vita che vince sull`odio e sulla morte; è l`amore che vince sulla cattiveria". T. Loro
... "i rifornimenti di viveri giunsero dall`alto, per aereo... Ma chi li vide? Affondarono tutti nella neve e non riuscimmo a recuperarli.
Erano affondati come le nostre speranze. Ma eravamo giovani, allora. E ci siamo salvati". A. Marcolin
"Tornato a casa (a conclusione della guerra) rispolverai la bandiera italiana che precedentemente mi ero portato dalla Russia, la stessa bandiera che là aveva dato l`estremo saluto ai miei commilitoni caduti dell`82° Fanteria e che conservo ancora con orgoglio e amore. «Chi salva la Bandiera, salva la Patria» ci dicevano. lo, anche se con modestia e umiltà, credo di aver fatto la mia parte". G. Contessa
"Che emozione! Un momento che valeva i sacrifici sopportati, quando, il 30 aprile del 1945, vidi salire la bandiera tricolore sul pennone del campo di concentramento n° 83 di Wietzendonf Piansi unito a tanti compagni di sofferenza con i quali avevo
«resistito» alle allettanti offerte di aderire alla Repubblica di Salò... la Resistenza nei campi di concentramento... è degna di essere ricordata quanto la Resistenza in Patria". L. Fornale
"Tornati, dopo tante traversie, nelle nostre case ci sentimmo dimenticati dai governi italiani. Nessuno ci ha ringraziati o ci ha
gratificati o solo ricordati per tante battaglie sostenute, per tante sofferenze patite come militari, come prigionieri, come feriti-Questa fu, forse, la sofferenza maggiore". S. Lunardon
"Dopo l`esperienza che ho tristemente vissuto, sento il bisogno di formulare l`augurio ai giovani di non dover mai combattere una guerra; e sento inoltre il dovere di raccomandare loro che, sempre e comunque, le guerre devono essere evitate". G. Vivian
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