Pubblicata con enorme clamore alla fine del 2010 in inglese e spagnolo (le due lingue dell’artista), arriva in libreria anche in traduzione italiana l’autobiografia di Ricky Martin, massimo esponente della musica latina e in assoluto una delle più grandi icone pop della nostra epoca. Per quanto ultimamente non siano infrequenti i memoir di personaggi celebri, è raro che contengano l’onestà, la leggerezza, la maturità e la serenità d’animo di “Me”, racconto di una vita speciale narrato sullo sfondo di un coraggioso desiderio di normalità. Nel ripercorrere la sua infanzia problematica, i primi successi ottenuti come membro dei Menudo, la prima boy band di sempre, e la strenua difesa della propria identità messa a repentaglio dall’esplosione mondiale del fenomeno “La Vida Loca”, Ricky non risparmia riflessioni e confessioni sull’amore, sul successo, sulla propria sessualità e sulla decisione di diventare padre (grazie a un “utero in affitto”) e di votarsi alla nobile causa di aiutare i bambini di tutto il mondo (la Ricky Martin Foundation sostiene il progetto “People for children” con lo scopo di combattere lo sfruttamento minorile). “Me” è l’autentico viaggio spirituale di un’anima tormentata alla ricerca di un equilibrio interiore, infine raggiunto. È sincero e appassionante, e conquista pagina dopo pagina.