Recensione
Sparire. Non un semplice viaggio, non una frettolosa fuga. Andare via per cercare un altro luogo dove restare, dove perdersi. Forse tutti lo hanno sognato, magari molti lo hanno annunciato ad alta vosce, qualcuno ci ha pure provato, pochi ci sono riusciti. Andrea Bocconi lo ha fatto. Ha comprato un biglietto aereo per il giro del mondo da compiere in un anno: l`unica regola, mai tornare indietro. Ma come si parte per il giro del mondo? Come lo si spiega agli amici? Come lo spiega (e infatti non lo si spiega) alla fidanzata? E al datore di lavoro? E che valigia bisogna portarsi dietro?
Andrea Bocconi ce lo racconta nelle pagine del "Giro del mondo in aspettativa", un libro sul viaggiare e sui modi e luoghi di sperdizione. Partito da Lucca con detinazione Zurigo, arriva alla prima tappa, gli Stati Uniti. E poi a Tahiti, alle Figi, in Australia, in Giappone, in Indonesia, in Tailandia, nell`amata India... In ciascuno di questi posti Bocconi cerca le sue sperdizioni: nella bellezza, nella natura, nella sensualità, nella lettura. Ma il suo perdersi, più banalmente, è anche fisico, cosa abbastanza facile per chi, come l`autore, confessa di non avere alcun senso dell`orientamento.
E il ritorno? Bisogna tornare per forza? Andrea Bocconi lo ha fatto, non ha trovato il luogo in cui sperdersi ma in fondo ha vissuto un sogno. Che non è detto non si realizzi la prossima volta.
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