Recensione

Ricominciare

Titolo: Ricominciare

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Da una parte, c’e lei, la montagna: enorme, impassibile. Sembra che sia li da sempre, che sia eterna. Sembra che non le interessi nulla di quello che succede, che sia indifferente. Dall’altra, c’e l’uomo, l’alpinista. Alla montagna ha dedicato la propria esistenza: ogni istante della sua vita, ogni momento e stato per lei. In montagna c’e nato, in montagna e cresciuto, in montagna ha rischiato di morire. K2, agosto 2008. Un gruppo di alpinisti di diverse nazionalità, dopo settimane di attesa sul terreno ghiacciato del campo base, a cinquemila metri di altezza, da l’assalto alla vetta. Partono in diciassette. Undici non fanno ritorno. Marco Confortola e tra i sopravvissuti. La discesa dalla cima rappresenta una delle pagine più epiche dell’alpinismo himalayano: freddo, paura, rabbia, istinto, tecnica, stanchezza, tristezza, coraggio, dolore, determinazione, in tutto quel bianco c’e il senso di una vita, c’e ogni cosa. 17 settembre 2009: Marco Confortola subisce l’amputazione di tutte le dita dei piedi. Dopo due anni di attesa, tra delusioni e speranze, salite e discese, l’alpinista valtellinese ci riprova. Di fronte ai suoi occhi, il Lhotse: 8516 metri, una delle quattordici montagne più alte della Terra.
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