Recensione

La natura incontra la storia nelle pagine di “Massiccio del Grappa”, settimo arrivato nella bella collana del CAI “Itinerari naturalistici e geografici attraverso le montagne italiane”. Il volume a cura di Mario Busana e Alberto Manzan (144 pagine, prezzo di copertina 12 euro, soci 7,50 euro solo presso le sezioni), completa la divulgazione della conoscenza escursionistica di questa vasta struttura orografica prealpina che si estende dal Brenta al Piave e tra Feltre e Bassano. E’ stato infatti preceduto da un analogo volume in cui i due autori descrivono l’Altopiano dei Sette Comuni sotto l’aspetto dell’escursionismo invernale. Il volume, fresco di stampa, è presentato dal presidente generale Umberto Martini che a Bassano, alle pendici del Grappa, è nato e vive e che per sette anni ha guidato la prestigiosa sezione del CAI. UN AMBIENTE MINACCIATO. Nel volume, come osserva il PG, emergono le problematiche legate alla tutela dell’ambiente, minacciato da una parte dalla speculazione edilizia, dall’altro da un turismo massificato, problemi ulteriormente complicati dal fatto che il massiccio del Grappa ricade nel territorio amministrativo di tre province, Vicenza, Belluno e Treviso, con una conseguente parcellizzazione e dispersione delle competenze in materia di gestione dell’ambiente, in un’area che può essere considerata ‘fuori porta’ rispetto a zone intensamente abitate e industrializzate che convogliano verso la cima miglia di turisti ed escursionisti all’anno. “Questo è un motivo ulteriore”, conclude Martini, “per la pubblicazione di questa guida che accompagna l’escursionista curioso ed interessato ad una frequentazione consapevole e rispettosa di questi luoghi che ebbero un ruolo determinante nella storia delle genti venete e italiane”.
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