Orientarsi tra i disagi della mente con il prof. Enrico Smeraldi.

“I dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci
valore e dignità, ma per maturarci.” Herman Hesse

ORIENTARSI TRA I DISAGI DELLA MENTE - Con il prof. Enrico Smeraldi.
Introduce e modera il prof. Garonna.
Giovedì 26 gennaio alle ore 20.30 - Villa Fanzago Liceo Brocchi - Viale XI Febbraio
Bassano del Grappa

Incontro con Enrico Smeraldi, Professore Ordinario di Psichiatria già Direttore della Clinica Psichiatrica presso l`Università Vita-Salute San Raffaele di Milano presso la biblioteca del Liceo Ginnasio G.B. Brocchi - Villa Fanzago a Bassano del Grappa, serata esclusiva organizzata dal Comitato 180 con la collaborazione della Libreria La Bassanese.

DEPRESSIONE, PAURE, PANICO, DISTURBI OSSESSIVI E BIPOLARI, I DISAGI DELLA MENTE.

Spesso i pazienti che si rivolgono a uno psichiatra non sanno quasi nulla del disturbo che li ha spinti a
chiedere aiuto e tanto meno si rendono conto delle eventuali terapie proposte. Da qui l`idea di
presentare i temi di maggior interesse per un pubblico non specializzato, in modo comprensibile e
non equivoco. Brevi lezioni di psichiatria sulla Schizofrenia, sui Disturbi Psicotici e sui Disturbi
dell`Umore intesi sia come Fenomeno Depressivo sia come Disturbo Bipolare, e poi lezioni ad hoc per
illustrare il fenomeno.

Durante la serata il prof. Smeraldi presenterà il suo ultimo libro “ Brevi lezioni di psichiatria“, Imprimatur editore.
Smeraldi non si rivolge evidentemente agli specialisti. Vuole parlare alla gente di fatti e luoghi della mente; alla gente, tutta, che cerca di conoscere la fonte dei propri problemi e delle proprie sofferenze, che cerca di individuare la radice profonda del proprio male con l`aiuto della psichiatria. Smeraldi vorrebbe sottrarre alla psichiatria quel pregiudizio, quella paura, persino quel rancore, ma anche quella approssimazione, in definitiva quell`alone che sempre l`accompagna. Vuole evitare che la diagnosi psichiatrica venga a trasformarsi, come spesso avviene, in un marchio, in una macchia per il paziente, ossia in una etichetta a connotazione negativa che determina un processo di discriminazione sociale. Il malato diventa anche nell`ambiente in cui lavora un «matto». ( tratto da Corriere della Sera).