Recensione

"Non ho tempo di scriverti una lettera breve, te ne scriverò di conseguenza una lunga". Detto in due (anzi, in quindici) parole, questo è ciò di cui parla il libro che avete fra le mani: un omaggio alla battuta, alla sorpresa, alla forza dissacrante ed esilarante della scrittura breve. Non è ancora chiaro chi sia l'autore di questa affermazione (viene attribuita ad Apollonio come a Mark Twain o Voltaire), ma la sostanza è sorprendente: per scrivere poco ci vuole più tempo che per scrivere molto; la sintesi non è una qualità legata solo ai tempi della tecnologia, ma è una sofisticata forma di comunicazione in grado di creare delle autentiche meraviglie. Flavio Oreglio è un maestro della sintesi: scienziato per formazione, adora gli acronimi, le abbreviazioni, il riassunto, l''andare al sodo', arrivando a fare della 'cortigrafia' un'arte più precisamente, Brev Art. Questo libro è un insieme di poesie, monologhi, aforismi e battute, una raccolta singolare di momenti catartici, ma anche una riflessione sul 'ridere' in tutti i suoi aspetti; un'antologia imperdibile corredata di testi inediti, ovviamente brevi, per dimostrare una volta di più che ridere è una cosa seria.
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