Recensione
"Diverso da chi? Ve lo siete mai chiesti? L'unica verità è che ognuno di noi è bello nella sua unicità, e sono imperfezioni e singolarità a renderci umani. La diversità, invece, non è altro che un concetto statistico che i matematici utilizzano per definire i valori che si scostano da un insieme o da una media, e non ha nulla a che fare con le persone. E infatti con questo mio libro vorrei raccontare una cucina diversa quanto normalissima, allegra ed elegante allo stesso tempo, che ci ricorda come il mondo non è fatto solo di bianco e nero, ma è un meraviglioso arcobaleno di colori. Sono Antonio, vengo da Bassano del Grappa e sono uno stylist e art director. Il bollino di diverso mi è rimasto appiccicato in fronte sin dalle elementari: ero in sovrappeso, volevo solo starmene per conto mio a casa ed ero diverso dagli altri anche nello studio. La cucina è diventata il luogo in cui esprimere tutto me stesso e la famiglia era il mio intero mondo, solo lì non mi sentivo giudicato. è grazie a essa se il mio stile culinario è al tempo stesso semplice e scenografico. Mi piace pensare che debba esistere un'armonia assoluta tra ciò che mangiamo e ciò che vediamo, per questo la mia ricerca è sempre volta a una perfetta combinazione tra il buono e il bello. è il motivo per cui non propongo soltanto delle ricette, bensì suggerisco alcuni menù, ciascuno composto da più piatti, in equilibrio tra loro. Ricevere un ospite significa prendersi cura della sua felicità mentre è a casa nostra, quindi l'esperienza dell'accogliere passa inevitabilmente dalla scelta delle ricette e dal menù e ....
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