Recensione

Con la schiettezza e la passione che lo hanno reso una delle figure più popolari e vicine ai cittadini, Luca Zaia si racconta per recuperare attraverso i ricordi lo slancio di un paese in cui «mai è mancata la forza per guardare al futuro con ottimismo, anche nei momenti peggiori. Mai si è spezzato quell`ingranaggio che, di generazione in generazione, ci ha trasmesso la voglia di rispondere a qualsiasi cambiamento, anche il più inaspettato, impegnandoci a costruire qualcosa di nuovo». Per valutare insieme premesse e conseguenze delle scelte che abbiamo davanti, ripercorre alcune soglie simboliche che nella storia collettiva e individuale hanno segnato altrettante svolte determinanti per la crescita dell`Italia. Dal Veneto degli anni sessanta al benessere diffuso, dal confronto con l`immaginario televisivo all`avvento dei consumi di massa, dal falso mito di un ambiente incontaminato alle guerre le cui atrocità arrivano in diretta sui nostri schermi, si misura con temi spinosi e pregiudizi. Ne ricava indicazioni e spunti per definire quanto ancora resta da fare su questioni che, oggi più che mai, ci riguardano tutti da vicino: la conversione ecologica, le migrazioni, i diritti universali, la parità effettiva e non solo enunciata, le nuove povertà, il rapporto con i giovani, vero motore della rinascita, fino al traguardo di un`autonomia responsabile. Con la concretezza dell`amministratore e al di là di ogni barriera ideologica, Luca Zaia mostra che, se i mutamenti mettono inevitabilmente di fronte a problemi sconosciuti, dobbiamo però saperne cogliere anche le straordinarie opportunità. Nella testimonianza di chi non smette di credere nel futuro, un invito a esercitare la libertà di scelta, non cedendo al pessimismo, «l`ultimo atteggiamento di cui ha bisogno la nostra comunità di fronte alle sfide che la attendono e che sono altrettanto dure rispetto a quelle in cui è già impegnata».
Indietro